GMG 2023: Giornata mondiale della gioventù

Papa Francesco ai ragazzi della Gmg: “Non abbiate paura, lottate per la pace e cambiate il mondo”

Lisbona “la capitale del mondo”, ma anche “la capitale del futuro, perché i giovani sono il futuro”.

LISBONA – No tengan miedo”: papa Francesco si rivolge in spagnolo al milione e mezzo di ragazzi disposti lungo la riva del fiume Tago, a Lisbona, per la messa conclusiva della Giornata mondiale di gioventù, per incoraggiarli a “non avere paura”, a lottare “per la pace” e a non rinunciare a tentare di “cambiare il mondo”.

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Il Papa ha invitato i giovani a non avere paura dello loro fragilità, del loro senso di inadeguatezza, perché “il mondo ha bisogno di voi”. “A voi, giovani, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela, di non essere capaci, c’è un po’ di pessimismo”, “a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo, e va bene che volete cambiare il mondo, e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: ‘Non temete!'”.

Il Papa all’Angelus ha rivolto un pensiero ai giovani che “non sono potuti venire” alla Gmg “a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace”. “Tornando a casa, continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso”.